sabato 27 aprile 2013

Belli e cacciati

Omar Al Borkan Gala è un giovane attore, fotografo, modello e poeta originario del Dubai e, la foto del  suo (bel) volto, sta facendo il giro del mondo da un paio di giorni; perché? beh non solo per la sua evidente avvenenza ma per una particolare vicenda. 
I giornali di mezzo globo hanno riportato, ad inizio aprile, la storia di tre ragazzi cacciati dal Jenadrivah Heritage & Culture Festival di Riyad (Arabia Saudita) perché troppo sexy. La polizia religiosa, infatti, ha prelevato i tre bellissimi mentre lavoravano ad uno stand poiché  attiravano l'attenzione delle donne presenti e rischiavano di indurre pensieri lascivi...
Ancora più estremo è però il provvedimento della  “Commissione per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio”  che ha decretato l'espulsione dei tre dall'Arabia Saudita. 
La storia è nota già da settimane ma l'identità dei tre è rimasta segreta, solo da un paio di giorni si è scoperto che uno di loro è appunto il bellissimo Omar Al Borkan Gala.  L’improvvisa notorietà ha fatto registrare alla pagina facebook di Omar un picco di contatti, molte sono le manifestazioni di solidarietà ma ancora più numerosi gli apprezzamenti e le proposte di matrimoni!
Per quanto riguarda gli atri due ragazzi non si sa ancora nulla (purtroppo) ma le ricerche, visto il successo riscosso da Omar, continuano!



giovedì 25 aprile 2013

Buon 25 aprile, sempre.

25 aprile 1945 il CLNAI proclama ufficialmente l'insurrezione e la condanna a morte dei gerarchi fascisti; Milano e Torino furono liberate e cominciò un percorso che portò alla nascita della Repubblica e alla creazione della Costituzione. 
Tutto questo però è costato parecchio in termini di vite umane, migliaia di giovani uomini e donne si sono sacrificati per dare un futuro migliore all'Italia e consentire alle generazioni future di vivere in pace e libertà.
Guardando il nostro paese oggi mi viene un po' da ridere, i nostri "nonni" ci hanno liberati dal nazi-fascismo ma i nostri "genitori" ci hanno fatto piombare in una ventennio squallido dove berlusconismo e antiberlusconismo hanno catalizzato l'attenzione di un'intera classe politica lasciando sprofondare l'Italia nel baratro.
Il significato di questa ricorrenza però, in una situazione anormale come quella in cui ci troviamo, non può che assumere un significato più grande. Se 68 anni fa i partigiani sono riusciti a liberare l'Italia da una doppia dittatura, noi oggi possiamo riprendere quello stesso percorso che, da troppi anni, è stato interrotto. 
Il 25 aprile, infatti, non serve a commemorare solo la fine di una guerra ma segna l'inizio di un'epoca nuova, sarebbe quindi sensato da parte nostra un impegno più costante e magari piantarla una volta per tutte con le polemiche sterili e ridicole che da anni precedono ed accompagnano questa ricorrenza.

Avendo finalmente finito il mio non richiesto sproloquio, auguro a tutti un felice 25 aprile...sempre!


martedì 23 aprile 2013

4.677

Vito Crimi: "Tutti gli italiani vogliono Rodotà" e con tutti si intende 4.677. 
Su Rodotà non si può che dire bene ed effettivamente in molti lo volevano (anzi, lo volevamo) come Presidente della Repubblica, ma la democrazia funziona così, c'è sempre qualcuno che rimane scontento.
Il M5S, con la pubblicazione (secondo me doverosa) dei numeri delle Quirinarie, è riuscito in un'impresa impossibile e cioè a far fare bella figura a Pdl e PD. 
Effettivamente i numeri pubblicati nel blog di Beppe Grillo non giustificano espressioni quali "morte della repubblica" e "golpe", su circa 48mila aventi diritto infatti hanno votato solo  in 28.518; tra questi i voti per Rodotà (che com'è noto è arrivato terzo nella classifica dei Quirinabili grillini) sono stati 4.677. 
Dato l'alto astensionismo credo che l'esperimento Quirinarie possa essere definito flop senza mancare di rispetto a nessuno. C'è però una cosa che mi domando, quando Grillo parlava di colpo di stato era a conoscenza dei numeri o Casaleggio li aveva nascosti? E se Grillo sapeva, davvero pensava che quei 4.677 costituissero la maggioranza degli italiani? Non è invece che nella testa del garante del M5S si sia fatta largo l'idea della divisione degli elettori  in queli di serie A e quelli di serie B? 
4.677 è un numero bassissimo, equivale ad 1 elettore su 10mila. Questa non è democrazia ma una perversa forma di oligarchia on-line che non rispetta minimamente chi la pensa in maniera differente. 
Sono convinta che Rodotà sarebbe stato un grandissimo Presidente e che, grazie soprattutto il PD, ci siamo lasciati sfuggire l'ennesima occasione di cambiare questo paese, ma se non ci fossero stati continui muro contro muro probabilmente le cose sarebbero andate diversamente. 
In tutto ciò abbiamo dimenticato che al Quirinale è stato rieletto Giorgio Napolitano, l'uomo che è stato una garanzia per l'Italia ed è grazie a lui se all'estero hanno ancora un po' di considerazione per il nostro paese (nonstante bunga-bunga e teatrini vari). 
Forse questi due grandi uomini meriterebbero  più rispetto e non dovrebbero essere tirati in ballo, come sta avvenendo in questi giorni, da una classe politica meschina ed incapace che passa due mesi a far nulla mentre il paese crolla. Probabilmente TUTTI (e non solo i 4.677) dovremmo riascoltare le parole pronunciate ieri da Napolitano e rileggere quelle scritte da Rodotà invece di pendere dalle labbra di chi non ha molto da comunicare. Poi chissà, magari la prossima volta che saremo chiamati a votare lo faremo con cognizione di causa senza lasciarci abbindolare da ricette tanto miracolose quanto inapplicabili.

lunedì 22 aprile 2013

God Save the King - la sedicesima settimana non ha bisogno di alcun riassunto

E così si sono salvati di nuovo. I "vecchi politici" sono come topi e scarafaggi, pensi di aver trovato la miscela giusta per avvelenarli, esulti vedendoli storditi ma poi all'improvviso si rimettono in piedi più forti di prima. Venerdì, dopo le dimissioni di Bindi e Bersani, abbiamo pensato un po' tutti che il PD fosse ormai storia vecchia, persino Renzi (il promotore di Prodi) sembrava essere definitivamente bruciato, ma è bastata una nottata a rimetterli tutti in sesto.
Dopo 5 scrutini andati a vuoto le brillanti teste di PD e PDL hanno implorato Napolitano di restare al Quirinale altri 7 anni (cosa tra l'altro mai avvenuta prima); il Presidente, dopo aver posto delle condizioni ha accettato e così si apre l'era Napolitano-bis. 
A questo punto è certo che PD e PDL si ritroveranno di nuovo a governare insieme ma questa volta non dovrebbero esserci tecnici, tuttosarà affidato alla presenza severa del Presidente della Repubblica pronto a bastonare tutti come d'altronde ha fatto oggi durante il discorso d'insediamento.
Nel frattempo Grillo e i grillini non reagiscono bene, volano parole grosse, alcuni parlamentari vengono accerchiati e si organizzano manifestazioni ma, alla fine, il massimo che sono riusciti a fare i 5 stelle è stato non applaudire durante il discorso di Napolitano. 
Nonostante il clima teso borsa e spread reagiscono benissimo al Napolitano bis, altro che governo Monti!
Intanto in Friuli Venezia Giulia si vota e succede ciò che non ti aspetti: Debora Serracchiani, candidata del centro sinistra, vince nonostante il PD; il Movimento 5 Stelle, che meno di due mesi fa era il primo partito della regione, crolla e non va oltre il terzo posto, insomma l'antipolitica ha avuto vita breve.
Insomma dopo 56 giorni di nulla, giustificato dalla ricerca ossessivo-compulsiva di cambiamento, si torna alla situazione di partenza: stesso Presidente e (quasi) stesso governissimo, ma quindi che abbiamo votato a fare?

venerdì 19 aprile 2013

La tragedia senza fine

Incredibile ma vero, il PD è riuscito a fare peggio di ieri.
Dopo la giornata più triste della già non felicissima storia del Partito Democratico abbiamo pensato tutti (almeno credo) che con la candidatura di Marini s'era toccato il fondo e che, preso atto dell'errore, non si poteva che fare meglio. E invece no. A nulla è servita la riunione degli elettori del PD  durante la quale, all'unanimità, si era deciso di votare Prodi. Questa scelta ha, ovviamente, fatto innervosire il PDL e Scelta Civica che, non a torto, hanno accusato il PD di aver scelto un nome per ricompattarsi senza pensare "al paese". A me, che fortunatamente non conto niente, è venuto da pensare: avete ragione, ma va benissimo così.
Il PD in realtà cercava anche il consenso del M5S (Prodi era nella loro rosa dei nomi in fondo) ma Grillo ha gentilmente fatto sapere che i suoi continueranno a votare Rodotà. 
Comunque Bersani e gli altri del PD confidavano davvero in qualche voto extra (almeno a partire dalla quarta votazione) e quando si sono trovati 100 voti in meno del previsto s'è scatenato il putiferio. Il primo geniale passo è stato quello di tacciare di infedeltà i parlamentari di SEL (alle prime 3 votazioni avevano apertamente votato Rodotà ma poi, venuto fuori il nome di Prodi hanno rinunciato a malincuore al candidato dei sogni per il bene del paese e della coalizione). Vendola e i suoi però, avendo contrassegnato le schede, sono inattaccabili ed è quindi evidente che i circa 100 vigliacchi sono da cercare proprio nel PD. Ma, facendo un passo indietro di qualche ora, non era stato scelto all'unanimità Prodi? C'è qualcosa che non torna...anzi no, trattandosi del PD è tutto regolare. 
Ma adesso cosa succederà? Riusciranno a trovare un Presidente della Repubblica decente? SEL tornerà a votare Rodotà insieme al Movimenti 5 stelle, Scelta Civica e PDL voteranno (forse) la Cancellieri ma il PD, o meglio ciò che ne resta, cosa farà? Non si sa, per adesso sappiamo solo che Prodi ha ritirato la candidatura e mandato al diavolo un po' tutti, la Bindi s'è dimessa da Presidente del PD e Bersani da segretario, insomma da oggi a sinistra c'è ufficialmente il vuoto (si vabbeh c'è SEL col suo misero 3%, purtroppo). 
Rispetto a ieri quindi siamo senza governo, senza Presidente e senza sinistra, con somma gioia di Berlusconi che ringrazia di cuore Grillo e Bersani. 

giovedì 18 aprile 2013

Giusto un paio di banalità sulla giornata di oggi...

Primo giorno di elezioni e nulla di fatto, oltre ad essere senza governo siamo anche senza Presidente della Repubblica e senza Partito Democratico che, con un talento autodistruttivo unico, s'è scavato la fossa da solo; ma partiamo dall'inizio.
Ieri sera Peirluigi Bersani ha ufficializzato la candidatura di Marini alla Presidenza della Repubblica, il PDL prontamente ha espresso gradimento mentre SEL e parte dei parlamentari PD hanno mostrato di non condividere tale nome. Intanto il M5S, dopo la rinunce di Gabanelli e Strada, candida Rodotà e "apre" al PD in cambio del sostegno a quest'ultimo. 
In breve: dopo 50 giorni di corteggiamento a Grillo, il PD decide di dare massima priorità alla scelta di un nome per il Quirinale che possa piacere anche al PDL (col quale sostiene di non voler governare) e candida un democristiano; il M5S dal canto suo propone un costituzionalista di sinistra (definizione riduttiva ma se volete sapere chi è Rodotà consultate wikipedia) e per la prima volta si rivolge quasi amichevolmente al PD.
A questo punto un ingenuo elettore di sinistra (eccomi!)  pensa che sia fatta, come fa il PD a non votare Rodotà? 
Ma veniamo ad oggi: parlamentari di PD e PDL  vanno a votare seriamente convinti di poter eleggere Marini senza difficoltà ma, mentre Berlusconi riesce a convincere la Lega, Bersani & co. sottovalutano l'appoggio di SEL a Rodotà, le proteste dei "giovani turchi" e dei "renziani", e soprattutto il vigoroso NO della base che dopo essersi scatenata nel web s'è riversata in piazza a fare falò con le tessere del PD. Che bellezza!
Comunque, come da tradizione, Bersani ha fallito. Pure con l'appoggio del PDL il PD riesce a perdere, è i-n-c-r-e-d-i-b-i-l-e. Il cavallo di Razza proposto da Bersani ed apprezzato da Silvio (chissà perché...) raccoglie 521 voti, Rodotà 240 (qualcuno in più della somma M5S e SEL) e Chiamparino, "candidato renziano", 41. 
Quindi al binomio PD-PDL non resta che ricominciare daccapo e per la seconda votazione si sceglie di lasciare in bianco le schede; si ottengono 418 schede bianche, 230 voti a Rodotà, 90 a Chiamparini, 15 a Rodotà, 15 ad Alessandra Mussolini (qui una risata ci sta tutta), 2 a Michele Cucuzza, 1 a Valeria Marini, 1 a Trapattoni, 1 a Veronica Lario, 1 a Fiorello e 1 a Rocco Siffredi. Vabbeh ridiamoci su! 
E adesso? Beh, Renzi corre a Roma e trama con i  suoi promettendo un nome sorprendente mentre Bersani, che il nome sorprendente l'ha già fatto, chiede di posticipare un po' la quarta votazione per poter riunire i parlamentari del PD e cercare di salvare capra e cavoli. 
Insomma, tanto per cambiare siamo in piena incertezza, la sola cosa sicura è che il PD sta naufragando e questa volta non può prendersela né con Berlusconi né con Grillo. 
La domanda vera adesso non è quando avremo un nuovo Presidente e chi sarà, ma se avremo ancora un partito di sinistra o meno; per la risposta non resta che aspettare domani.


martedì 16 aprile 2013

Milena Gabanelli, scelta a 5 stelle

Gli elettori del Movimento 5 Stelle hanno scelto il loro candidato al Quirinale; dalla "finale" delle (pasticciate) Quirinarie è venuto fuori il nome di Milena Gabanelli giornalista d'inchiesta e conduttrice (ma non solo) di Report. Dopo di lei Strada, Rodotà, Zagrebelsky, Imposimato e Bonino. 

Non si sa ancora se Milena Gabanelli accetterà o meno la candidatura (in una dichiarazione si è detta onorata ma ha anche affermato di essere stata sopravvalutata) è certo però che si tratta di un nome davvero nuovo in quanto donna, giovane e fuori da qualsiasi partito.
Sembrerebbe la candidata ideale ma non a tutti piace e i motivi sono diversi; in primo luogo è difficile che questo nome possa essere condiviso dalle altre parti politiche (sebbene a 48 ore dalle votazioni di nomi seri  non ne siano ancora usciti) vista anche la recentissima querela da parte del Sindaco Alemanno seguita a quella di Scaroni, provocate da due servizi mandati in onda durante Report. Inoltre qualcuno ipotizza che questo sia solo un nome di facciata per nascondere (e non bruciare) il nome di Rodotà (che però è stato fatto almeno 8 milioni di volte) vincitore della medaglia di Bronzo.
In effetti non si sa se la Gabanelli sceglierà di accettare o meno la candidatura ma, se dovesse rifiutarla, ci sarebbe la medaglia d'argento ovvero Gino Strada e quindi per votare Rodotà, senza andare contro il volere dei votanti, sarebbe necessaria una doppia rinuncia. 

Ad ogni modo bisogna aspettare una risposta della Gabanelli ma se questa (come personalmente mi auguro) dovesse accettare, cosa faranno i parlamentari del Movimento? sceglieranno portare avanti il nome dei sogni o spingeranno una candidatura più politica e condivisibile? 
Staremo a vedere... 


lunedì 15 aprile 2013

La soap opera continua - Riassunto selettivo della settimana

La settimana numero 15 è stata, come le precedenti, densa di avvenimenti più o meno interessanti anche se la situazione in Italia non ha registrato cambiamenti importanti.  Per  il momento niente governo e niente accordo  sull'elezione del nuovo Presidente della Repubblica e da venerdì siamo anche senza 10 Saggi i quali, in teoria, avrebbero concluso il loro lavoro. Insomma altra settimana non risolutiva ma almeno è arrivata la primavera! Comunque, come sempre, procediamo con ordine

Lunedì 8: la settimana si apre con la polemica sul dietrofront di Grillo in materia di stipendi, vitalizi, rimborsi e quant'altro. Il succo della questione è che va bene azzerare gli sprechi, ma non si può chiedere ai parlamentari di rimetterci quindi i tagli saranno inevitabilmente meno cospicui del previsto.
Lunedì è stato anche il giorno della morte di Margaret Tatcher, la Lady di Ferro, la donna che è stata Primo Ministro dal 1979 al 1990. Sono state dedicate parole su parole alla figura della Tatcher, alcune di lode altre un po' meno, comunque la si pensi  è stata una delle poche donne a contare davvero in un mondo maschilista come quello della politica.
Nel frattempo per il derby della capitale alcuni criminali che giocano a fare i tifosi (o viceversa?) decidono che è cosa buona e giusta scatenare una specie di guerriglia ed accoltellarsi a vicenda. 

Martedì 9: per la serie "chi se ne frega" nasce il figlio di Belen, Santiago e, a giudicare dallo spazio dedicato alla nascita, è stato questo l'evento del giorno. 
Per quanto riguarda la soap opera politica la giornata è stata davvero succulenta; nel pomeriggio c'è stato l'incontro Bersani - Berlusconi rigorosamente non in streaming (personalmente provo immensa gratitudine) durante il quale non si è parlato di accordi di governo e non si è nemmeno fatto il nome di un possibile successore di Napolitano ma entrambi si sono detti d'accordo sull'opportunità di scegliere una figura in grado di trovare un largo consenso (e ci voleva l'incontro?)
Ma veniamo al pezzo forte, l'occupazione dei grillini alla Camera e al Senato! Il tutto nasce dalla mancata  formazione delle commissioni parlamentari quindi, anziché cercare un dialogo (seppur difficile) politico, i pentastellati hanno deciso di restare nelle due Camere leggendo la costituzione (ma a quanto pare non l'hanno letta bene)

Mercoledì 10: polemiche per le elezioni del nuovo Presidente delle Repubblica. Il primo a cominciare è stato Matteo Renzi, escluso dai Grandi Elettori per... per...una telefonata? Chiedete alla telecom (Cit.)
Ma i Grandi Elettori chi sono? Queste figure sconosciute sono 58 rappresentanti delle regioni che, insieme ai Parlamentari, hanno il compito di eleggere il nuovo Presidente. Non so trai nuovi Elettori chi ci sia, so soltanto che 53 sono uomini e 5 donne (un po' pochine, no?)

Giovedì 11: giorno di Quirinarie! Gli iscritti al Movimento 5 Stelle che hanno inviato i documenti entro il 31 dicembre 2012, sono stati i 48000 (circa) "fortunati" ad aver avuto il diritto di indicare on line un nome da candidare a Presidente della Repubblica; in testa sembravano esserci Prodi e Bonino ma, a causa dell'attacco di una hacker, le votazioni sono state annullate. Peccato.
Rimanendo in casa 5 Stelle si segnala l'occupazione dell'aula della Commissione Speciale (l'unica ad essere stata costituita) sempre per protestare contro la mancata costituzione di tutte le commissioni... anche in questo caso però nulla di fatto.
Tornando al Quirinale si fa spazio nella rosa dei nomi (sparati un po' a cazzo) quello di Pierluigi Bersani proposto non dal PD ma da Berlusconi e Lega (sì, probabilmente hanno mangiato pesante).
Nel frattempo Ingroia, che aveva ricevuto da Crocetta la proposta di ricoprire la carica di Presidente di Riscossione Sicilia, è costretto a scegliere tra la toga (destinazione obbligata Valle d'Aosta) e una promettente carriera da esattore delle tasse. 
Infine questa è stata la giornata dell'incontro Renzi - D'Alema e della sentenza favorevole sul decreto salva ilva da parte della Corte Costituzionale

Venerdì 12: Quirinarie parte II oppure "riproviamoci", insomma i 5 Stelle, non contenti del fallimento, ci riprovano e votano il loro candidato al Quirinale proprio il giorno in cui i 10 Saggi concludono il loro lavoro e consegnano le loro sagge proposte a Napolitano. 
Intanto il Ministro Barca si iscrive al PD e scrive una sorta di manifesto (55 lunghe pagine) in cui presenta le sue idee e il suo concetto di sinistra. Dall'altra parte invece Umberto Bossi va a depositare i documenti necessari alla fondazione di qualcosa di nuovo, per alcuni un partito, per altri un'associazione. 
Dall'altra parte del mondo (che però non è lontano come sembra) la Corea del Nord rinnova le minacce al Giappone.

Sabato 13: sul blog di Beppe Grillo vengono resi noti i nomi dei 10 scelti dai 48000 (circa) "fortunati" e cioè Grillo, Bonino, Prodi, Gabanelli, Strada, Caselli, Imposimato, Rodotà, Zagrebelsky, Fo. Ah, per inciso, Bonino e Prodi sono proprio Emma e Romano, nessun caso di omonimia e Fo, è quello del 1926 non uno più giovane, alla faccia del rinnovamento...
In casa Lega invece, dopo le baruffe di Pontida, è tempo di punizioni e 35 persone vengono espulse. 
Il 13 (che tendenzialmente non porta benissimo) è stato anche il giorno delle manifestazioni, a Roma, nel quartiere Corviale, Bersani e i suoi si sono incontrati (tra le 4 mura di un circolo) per manifestare contro la povertà (e continuare a darsele tra di loro). Berlusconi invece ha scelto Bari per la manifestazione a favore di se stesso dove, tanto per cambiare, ha trovato migliaia di ammiratori (retribuiti?). Per fare gli onori di casa il sindaco Emiliano (Pd) espone uno striscione (pagato di tasca sua) con il quale da il benvenuto a Silvio scatenando infinite reazioni contrastanti. 
Questo bel sabato di primavera però passerà alla storia come il giorno del furto: alla portavoce M5S Lombardi è stato infatti rubato il portafogli con gli scontri delle spese sostenute per le attività politiche  che avrebbe dovuto presentare per i rimborsi. A questo punto cosa avrà mai fatto la grillina? Semplice ha chiesto consiglio su facebook e twitter (facendosi abbondantemente prendere per i fondelli da chiunque) per poi decidere di rinunciare ai rimborsi. 
Tornando seri, una bella notizia c'è stata. Dopo circa 10 giorni i 4 giornalisti italiani "trattenuti" in Siria sono stati liberati. 

Domenica 14: erano già un po' di ore che Grillo non inveiva contro qualcuno così ha deciso di santificare la domenica scrivendo un post nel blog con il quale attacca la coppia B&B colpevole di aver bloccato l'Italia (Beppe pensaci, sono gli unici responsabili?) Ovviamente il tono è quello di sempre, pacato, sereno e cordiale come uno scaricatore di porto che non viene pagato da 2 mesi.
Ben più importante è la notizia del mancato raggiungimento del quorum (51%) al referendum tenutosi a Taranto e con il quale si chiedeva ai cittadini di esprimere la propria idea sull'eventuale chiusura dell'Ilva. In poche parole tra le righe c'era scritto "di che morte vuoi morire? Tumore o fame?" Tipico delle migliori democrazie...
Intanto dall'Afghanistan giunge la notizia del ferimento di due soldati italiani ma tranquilli, non siamo in guerra...



mercoledì 10 aprile 2013

Rapporto annuale di Amnesty International sulla pena di morte.


Come ogni anno è stato reso noto il rapporto di Amnesty International sulla pena di morte nel 2012.  Stando ai numeri raccolti dall'organizzazione  lo scorso anno ci sono state 682 esecuzioni contro le 680 del 2011, mancano però i dati precisi della Cina in quanto il governo non ne autorizza la diffusione. 
Nel 2012 inoltre Gambia, Giappone, India e Pakistan,  in cui non avvenivano esecuzioni da anni, hanno fatto nuovamente ricorso alla pena di morte.
Positiva è invece la diminuzione delle sentenze capitali passate dalle 1923 (in 63 paesi) nel 2011 alle 1722 (in 58 paesi) del 2012.
Dal rapporto si apprende anche che, trai 21 paesi che hanno applicato la pena di morte, i primi cinque per numero sono Cina, Iran, Iraq, Arabia Saudita e Stati Uniti.  
Trai metodi usati oltre a impiccagione, fucilazione, sedia elettrica ed iniezione letale, anche la decapitazione. In Arabia saudita si è registrato anche il caso di un uomo che dopo aver subìto la decapitazione, è stato anche crocifisso. 
Ciononostante il segretario generale di Amnesty Internationl Salil Shetti afferma  “I passi indietro che abbiamo visto in alcuni paesi sono stati deludenti, ma non hanno invertito la tendenza mondiale contro il ricorso alla pena di morte. In molte parti del mondo le esecuzioni stanno diventando un ricordo del passato” e prosegue “Nel mondo solo un paese su 10 continua a usare la pena di morte. I loro leader dovrebbero chiedersi perché applicano ancora una pena crudele e disumana che il resto del mondo sta abbandonando".

Per quanto riguarda i reati puniti con la pena di morte la lista è lunga e varia, si va infatti dall'omicidio all'adulterio e ai crimini politici ed economici. Insomma, se vivi nel paese X e magari sei una donna che commette adulterio probabilmente andrai incontro ad una morte tremenda come la lapidazione o l'impiccagione perché così stabiliscono la legge e la "giustizia".

Quello che personalmente mi chiedo è come si possa ancora credere nell'efficacia della pena di morte come deterrente e che effetto ha "l'omicidio legale" sulla popolazione. 
Sicuramente le risposte non sono semplici e scontate come può sembrare, altrimenti non sarebbe necessario ogni anno stilare un rapporto sulla pena di morte nel quale presenziano anche paesi democratici e "civili", ma ciò che in molti ci auguriamo è che nel 2013 si possa registrare una diminuzione delle esecuzioni e delle condanne e, perché no, anche un miglioramento delle condizioni di vita dei carcerati di tutto il mondo. 

lunedì 8 aprile 2013

Chiedo asilo politico a Plutone- Riassunto della settimana

La quattordicesima settimana del 2013, conclusasi ieri, è stata ricca di avvenimenti interessanti e spesso inquietanti. Ciononostante i sette giorni  non sono stati "risolutivi" (come si dice adesso...) perché siamo ancora senza governo (qualcuno si aspettava davvero un premier?) ma procediamo con ordine.

Lunedì 1 Aprile, Pasquetta o Lunedì dell'Angelo che dir si voglia: succede poco o niente, l'Italia intera aspetta l'insediamento dei 10 Saggi scelti da Napolitano per... per...fare qualcosa ecco. 

Martedì 2 Aprile: primo giorno di scuola dei celeberrimi 10 Saggi scelti da Napolitano per pronunciarsi in materia istituzionale ed economico-sociale. Questi 10 saggi sono Valerio Onida, Mario Mauro (senatore Scelta Civica), Luciano Violante (PD), Gaetano Quagliariello (senatore PDL),Enrico Giovannini (presidente Istat), Giovanni Pitruzzella, Salvatore Rossi, Giancarlo Giorgetti (Lega Nord), Filippo Bubbico (PD) e il ministro Enzo Moavero Milanesi. Questi 10 uomini candidati a salvare l'Italia (se vabbeh) non sono stati accolti calorosamente da nessuno tant'è che il Presidente Napolitano si è mostrato amareggiato definendo questo periodo "il momento più difficile del settennato". 
Nel frattempo si decide che l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica avrà inizio il 18 aprile e da sinistra in molti fanno il nome di Romano Prodi...

Mercoledì 3 Aprile: il Senato respinge le dimissioni della senatrice M5S Mangili perché ritenute troppo vaghe ed invitano la dimissionaria a presentarsi a Palazzo Madama per far luce sulla sua scelta. 
Al nome di Romano Prodi, come probabile successore di Napolitano, si affiancano quello di Emma Bonino (personaggio apprezzato anche da alcuni esponenti del PDL come Mara Carfagna) e di Gianni Letta. Sembra quindi scampato il pericolo D'Alema...
Nel frattempo in Corea del Nord il simpaticissimo leader Kim Jong-un decide che è cosa buona e giusta minacciare gli USA e annuncia attacchi nucleari. Probabilmente il ragazzo ha voglia di giocare alla guerra, magari da bambino il padre non gli ha comprato né la playstation né i fucili giocattolo e ora deve far sfogare il suo fanciullino interiore. Kim, qualsiasi cosa tu abbia in mente, qualsiasi torto tu abbia subìto, non ti pare eccessivo far estinguere la razza umana con i tuoi giochini nucleari? 

Giovedì 4 Aprile: il giorno dello scherzo; la Zanzara ha colpito ancora e questa vota il ruolo della vittima è toccato al "Saggio" Onida. Il celeberrimo costituzionalista ha infatti avuto una conversazione telefonica con una finta Margherita Hack. Tra una chiacchiera e l'altra il Saggio dice all'astrofisica "Berlusconi è anziano speriamo che decida di godersi la pensione e di lasciare in pace gli italiani" (allora è saggio davvero!), sostiene di vedere bene Giuliano Amato al Quirinale ma soprattutto si lascia sfuggire alcune parole che hanno sorpreso molto (mah...). All'affermazione della finta Hack "questa cosa dei saggi a me sembra sinceramente una cosa inutile" Onida risponde "Ma guardi, si, è probabilmente inutile...serve a coprire questo periodo di stallo, dovuto al fatto che dal Parlamento non è venuta fuori una soluzione mentre l'elezione del nuovo Presidente è tra quindici giorni". Beh detto da un Saggio fa sicuramente uno strano effetto ma non è quello che pensiamo tutti? Comunque sì  e generato un putiferio mediatico come nella migliore tradizione italiana. 
Nel frattempo M5S e SEL continuano a fare pressioni per la formazione delle commissioni parlamentari e il PDL fa piedino al PD. 

Venerdì 5 Aprile: la gita dei grillini. Beppe Grillo decide di incontrare i parlamentari 5 stelle in un luogo segreto, qualcuno dice Firenze, altri Ancona, la cosa certa è che 3 pullman sono partiti da Piazzale Flaminio, in una piovosa mattina, prendendo 3 percorsi diversi per disorientare la stampa. I giornalisti, che sono tutto meno che scemi, non si sono scoraggiati e hanno raggiunto i 5 stelle in gita in una località vicino Fiumicino, la celeberrima (se, come no...) Tragliata. Grillo e i suoi si sono barricati in un agriturismo SENZA DIRETTA STREAMING per dirsi le loro segretissime cose mentre sciami di giornalisti stazionavano davanti al cancello. A pensarci bene tutto questo poteva essere descritto con le seguenti parole: grillini e giornalisti si vedono a Piazzale Flaminio per una partita ad acchiapparella, i Grillini vincono e vanno a banchettare, i giornalisti invece si sfamano con 2 fette di pane e salame e una bottiglietta d'acqua venduti a 5 euro dai gestori dell'agriturismo. Volendo riassumere ulteriormente: La solita pagliacciata col circo mediatico in tilt.
Nel frattempo dalla Corea del Nord continuano a partire minacce nucleari e il governo invita i diplomatici stranieri ad evacuare le ambasciate. (Vuoi vedere che ha ragione Casaleggio e scoppia la guerra nucleare?)

Sabato 6 Aprile: quarto anniversario del terremoto de L'Aquila. C'è poco da dire, le macerie sono lì e le chiacchiere stanno a zero. Gli aquilani, dopo essere stati abbandonati, vengono regolarmente presi in giro, inoltre la ricostruzione (che non c'è stata) ha attirato varie organizzazioni criminali  pronte a dare il colpo di grazia ad una città distrutta. Anche in questo caso il teatrino politico è vergognoso, tante parole e promesse  destinate a vivere solo fino all'alba del giorno seguente. 

Domenica 7 Aprile: giorno di primarie in casa PD (ancora?). Nel periodo più triste per il Partito Democratico (c'è mai stato un momento felice?) i romani sono chiamati a scegliere il candidato di centro sinistra. Le modalità sono arcinote, si pagano 2 euro e si va a votare nei vari gazebo sparsi nella città. I votanti sono stati 100.000 (200.000 euro di incasso quindi) e l'eletto è Ignazio Marino. Non sono mancate le polemiche, molti infatti parlano di file di Rom che sarebbero andati a votare dietro compenso di 10 euro. ma a che pro? Mistero...

Si chiude così un'altra inutile settimana, siete pronti ad affrontare la prossima?